venerdì, ottobre 14, 2005

Io e il caffe'

Ahhh la pienezza di una tazza di caffe', la soddisfazione nel berlo, quella preziosa bevanda capace di acutizzare i sensi, quella sensazione di irrequietezza, insofferenza, fast thinking che ti mancava... quella marcia in piu', quel piccolo pizzico di pepe aggiunto alla giornata... si amo il caffe' !
Purtroppo nn posso berne come vorrei, anzi ho dovuto smettere ! berlo lungo la settimana, o in campeggio anche 4-5 volte al giorno mi dava tutto, mi faceva sentire piu' vivo! in grado di cogliere fatti e sfumature a me sconosciute, donava la chiave di un mondo nuovo... e... allo stesso tempo mi portava in un stato comatoso nei momenti in cui mancavo l'appuntamento con il warm brown, depressione, sconvolgimento e vuoto quanda la caffettiera mancava del suo significato ultimo. I giorni senza il caffe' sono morti, sgonfi della voglia di fare, mal di testa e una sonnolenza che ti uccidono. La vitalita' svanisce', la vita si svuta... appare nulla... nella angosciante attesa della prossima ''tazza'' della proebita sostanza. E allora basta. Quando un piacere diventa una necessita, quando un brio si riduce al solo modo di vivere... e' ora di smettere, e' ora di fermarsi e chiedersi se ha un senso; chiedersi se e' il modo di vivere, chiedersi come era prima... una vita senza, una vita di privazione, di oscurita, una vita senza brio... o forse no ? forse la vita offriva gia' tutto, forse il caffe era iniziato solo come un rimedio a delle colpe, a degli eccessi perpetuati in momenti difficili...
Camp0s, ''Elogio al caffè - 05'' Scritto durante una (s)carica automatica da 30cent dal distributore in corridoio al Poli.

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